VESAL
Poeta persiano 1779 - 1846
ADDIO
Ormai da lungo tempo ho detto addio
a quel mio desiderio
ch'era febbre di te:
or ecco il desiderio
così dolce assopito
che mi sembra realtà.
Non voglio fare un dramma
dei tanti giorni perduti:
qualcuno, ecco, è trascorso;
fuggono gli altri pochi.
Mi son reso giustizia,
e giustizia di sangue,
sopra nemici molti;
solo di farmi amare
non m'è riuscito mai.
Il pensiero di un attimo di pace,
ma pace che non sia
solitudine usata,
mi dà tale tremore,
che fonde il desiderio,
si dilegua l'idea.
Non vale alla passione
affidare le redini:
passione rompe il morso,
passione fugge e corre e va veloce.
E' una candela al vento,
è fanciullo abbandonato
sull'orlo d'aspro sentiero.
Ci salva solo il caso:
per amore è più facile morire.
Forse è questa certezza di perdono
che ci rende incoscienti
quando operiamo il male,
quando chiediamo oblio
alla coppa che senza cessa gira.
Non c'è fame che tenga:
è più salda la trappola del grano.
Pure sai non vale
farsi forza da soli:
è la grazia divina che ci salva,
perché la grazia divina,
belli o brutti, malvagi o generosi,
questi giorni di tedio,
che oramai fanno una vita,
li spazza tutti via.